Il 12 ottobre 2021 è partito il progetto MicroBIO finanziato dalla Fondazione Cariverona. Il progetto coinvolge Collis Veneto Wine Group, Istituto Tecnico Agrario Statale A. Trentin, Lallemand, Società Italiana di Viticoltura e Enologia (SIVE), ed è coordinato da Centro di Ricerca viticoltura ed enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA-VE).
L'agricoltura moderna, principalmente a causa dell'uso intensivo di input chimici, ha fortemente ridotto la biodiversità microbica degli agroecosistemi diminuendo così la capacità delle piante di adattarsi a un ambiente in evoluzione. Il progetto MicroBIO intende raggiungere l'obiettivo di aumentare la resilienza della vite, agli stress biotici ed abiotici, utilizzando approcci colturali a basso impatto ambientale in grado di favorire la biodiversità microbica dell'agro-sistema viticolo sul territorio Veronese-Vicentino.
Attraverso una combinazione di nuove conoscenze composte da fisiologia, patologia e metagenomica, insieme ad applicazioni innovative nei processi colturali, intende dimostrare che l'applicazione di pratiche di agricoltura rigenerativa, con particolare riferimento all’utilizzo di microrganismi benefici e l’utilizzo di sostanze di origine naturale, nelle aziende agricole è in grado di preservare le risorse idriche e la fertilità del suolo, creando condizioni fisico-chimiche del suolo che favoriscono la presenza di microrganismi benefici, ottenendo così un migliore adattamento agli stress. Il vignetosarà utilizzato come modello di agroecosistema in MicroBIO, considerando che la vite è tra le colture più diffuse sul territorio ma anche tra le più sensibili ai cambiamenti climatici.
Gli approcci utilizzati forniranno alternative ecocompatibili ai metodi di controllo esistenti e consentiranno di ridurre l'uso di sostanze chimiche, aumentando la sicurezza alimentare, migliorando salute delle piante, diminuendo l’impatto ambientale e favorendo il riequilibrio della microflora naturale.
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